5 consigli per portare il cane in montagna

Prima di partire

Considera che la montagna è una meta molto più impegnativa, rispetto al mare, dal punto di vista fisico per il tuo cane. Consulta quindi con il veterinario riguardo alla quota e ad eventuali pomate da portare con te per proteggere le zampe del tuo amico dalle rocce.

Prepara lo zaino tenendo conto anche delle esigenze del tuo compagno, porta acqua a volontà per te e per lui e la ciotola per servirgliela (ce ne sono anche di pieghevoli in commercio), un asciugamano per nuotate impreviste, un kit del pronto soccorso che comprenda anche il necessario per il cane e soprattutto informati sui numeri di telefono di veterinari o di eventuali soccorsi veterinari nella zona dove farai le tue escursioni.

Infortuni

Le ferite più frequenti sono ai cuscinetti plantari e sono caratterizzate da intensa emorragia, ma facilmente guaribili. Nel caso succedesse al tuo amico, niente panico, valuta estensione e profondità della ferita, lavala con acqua fredda pulita e controlla la perdita di sangue tamponando e comprimendo la ferita con una garza sterile o un fazzoletto. Se la ferita è localizzata ad un arto puoi anche stringere un laccio a monte della ferita, ricordandoti di allentarlo ogni 3-4 minuti per consentire la circolazione del sangue.

Le fratture invece sono sempre dolorose e puoi accorgertene perchè il tuo cane zoppica e fa fatica ad appoggiare la zampa ferita. L’arto interessato appare spesso gonfio e deformato e al movimento si avvertono rumori di scroscio. Prima di tutto devi impedire al cane di muoversi, e se la frattura è esposta proteggere la ferita con garze sterili o con panni puliti. Maneggia la zampina infortunata con cautela evitando movimenti di torsione o di trazione. Proteggi l’arto steccandolo e bendandolo con qualunque cosa a tua disposizione al fine di immobilizzarlo.

In ogni caso dopo aver medicato fido telefona subito al veterinario!

Punture

Se il tuo amico è di taglia media, non è allergico e non riceve innumerevoli morsi, normalmente non subentrano problematiche sanitarie gravi, se invece è di piccola taglia e subisce molte punture, possono causare uno stato di tossiemia che, nella peggiore delle ipotesi, potrebbe portare anche alla morte.

Osserva subito la parte colpita, le reazioni più evidenti sono: gonfiore, calore, arrossamento e dolore. Raschia delicatamente per rimuovere il pungiglione senza fare pressione per evitare di inoculare ulteriore veleno, applica poi del freddo sulla parte colpita per limitare il gonfiore. Le punture in bocca ed in gola sono le più pericolose in quanto il gonfiore prodotto dalle stesse può rendere difficoltoso respirare al tuo amico! Osservalo e se inizia a manifestare comportamenti anomali, non si regge in piedi, trema, ansima, o noti bava alla bocca, portalo immediatamente dal veterinario.

Lo shock anafilattico da allergia a punture di insetti è un’evenienza piuttosto rara nei cani ed è indipendente dalla taglia. Qualora accada porta il cane più velocemente possibile dal veterinario.

Se si perde

Può accadere che il tuo cane inseguendo una farfalla o una delle mille piste olfattive che si trovano in natura si perda. Non devi andare nel panico ma affidarti all’istintonaturale del quadrupede.

Deposita a terra un tuo indumento e, continuando a chiamare il cane con voce calma e rassicurante, comincia a perlustrare la zona intorno al punto in cui hai lasciato il segno camminando in cerchio. Di solito il cane, una volta realizzato di essersi allontanato troppo da te, cercherà una pista olfattiva che lo riporterà al punto in cui hai lasciato l’oggetto con il tuo odore.

Se dopo un lasso di tempo sufficientemente lungo questo non dovesse succedere rivolgiti, come per i casi di smarrimento, a tutti coloro che possono venire coinvolti nel ritrovamento (autorità giudiziarie, canili, veterinari, soccorso sui sentieri, guide alpine etc.).

Il freddo

Si, il freddo, perché andare in montagna con fido può significare freddo, a seconda della quota, anche in estate.

I cani a pelo folto e lungo sono le razze che meglio si adattano al freddo e che gradiscono maggiormente il clima invernale e di montagna. Se hai intenzione di portare il tuo amico in montagna, quando le temperature sono particolarmente fredde,  abitualo gradualmente l’animale alle temperature e aumentare l’apporto calorico, prevedendo per esempio 30 grammi di lardo al giorno per cani di media taglia.

Come riconoscere i sintomi dell’ipotermia? Il cane ha brividi, una temperatura rettale inferiore ai 37.5°C, stordimento, rigidità muscolare, respirazione lenta, battito cardiaco poco percettibile e infine il coma. Soccorrilo portandolo immediatamente in un luogo caldo, riscalda addome e torace con bottiglie di acqua calda avvolte in panni asciutti, non strofinare, non riscaldare le estremità, copri il cane con una coperta e portalo il più rapidamente possibile dal veterinario.

Fonte: dottordog.com



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