Il Cervino in 3D grazie ai droni svizzeri

Due spin off di un ateneo di Losanna realizzano la mappatura tridimensionale del Cervino utilizzando uno stormo di droni volanti.

Un team di ricercatori svizzeri ha recentemente realizzato un modello tridimensionale del monte Cervino utilizzando le immagini riprese da piccoli droni che hanno volato in assoluta autonomia per circa 6 ore.

Non chiamateli aeroplanini
I sofisticati aerei sono stati realizzati da senseFly, una spin off della Scuola Politecnica Federale di Losanna. Dotati di telecamere ad alta definizione ed opportunamente programmati per sorvolare la montagna a sciame, cioè in una formazione ben precisa, i droni sono stati lanciati a mano da un campo base installato a 3.000 metri di quota e dalla sommità della montagna, a 4.478 metri di altitudine. Le immagini così ottenute sono state poi assemblate in un modello 3D da 300 milioni di pixel grazie alle competenze e alle tecnologie messe a disposizione da Computer Vision Lab, un’altra start-up dell’ateneo elvetico.
Questo modello è il più preciso realizzato fino ad oggi: gli occhi elettronici dei droni hanno infatti permesso di mappare dettagli di appena 20 centimetri di grandezza. Sono riusciti insomma a mappare la montagna sasso per sasso, a costi inferiori rispetto all’impiego di satelliti e con una definizione molto più alta rispetto alle tradizionali rilevazioni aeree.

Piccoli e inarrestabili
«L’obiettivo di questo lavoro è stato quello di dimostrare la capacità dei nostri droni di lavorare in condizioni estreme, ad alte quote e sfidando le turbolenze che si formano nei pressi delle montagne» ha spiegato Henri Seydoux, CEO di Parrot. Non solo: fino od oggi i droni sono stati impiegati con successo per monitorare zone relativamente piccole e pianeggianti. Nessuno di loro si era mai confrontato con un “oggetto” delle dimensioni del Cervino.

Fonte: focus.it | Foto: Immagine ricavata dal video di SenseFly

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