La montagna ed i suoi pericoli soggettivi

L’attività in montagna determina un notevole sforzo fisico e richiede anche un buon impegno organizzativo oltre che una costante attenzione alle norme basilari di sicurezza. Le attrezzature, anche le più moderne, aiutano l’escursionista ma non ne sostituiscono la conoscenza e le capacità. 

 Il pericolo è sempre in agguato!

Basta una disattenzione per trasformare una tranquilla escursione in montagna in un incubo. La montagna, per la sua particolare conformazione e per la varietà dei suoi fenomeni può riservare brutte sorprese. Valanghe, frane, temporali, insolazioni, congelamenti, perdita di orientamento, sono solamente alcuni dei pericoli cui va incontro il frequentatore delle montagne.  E’ molto importante conoscere preventivamente questi pericoli sia per prevenirli che, eventualmente, per affrontarli. Ciò vale per qualsiasi escursionista ed in maniera particolare per tutti coloro a cui vengono affidate altre persone, specie se trattasi di minorenni.

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PERICOLI SOGGETTIVI: Imparate a controllarli!

La loro origine è insita nell’uomo, nella sua insufficienza psicofisica. Derivano da un comportamento generale sbagliato nei confronti della montagna e li potremmo così enumerare:

  • Limitata efficienza fisica
  • Deficienze morali, come l’emotività, la mancanza di volontà e carattere, l’imprudenza
  • Mancanza di tecnica e d’esperienza
  • Alimentazione non adatta agli sforzi da compiere
  • Disattenzione
  • Equipaggiamento non idoneo all’attività che si vuole svolgere

Tutte queste deficienze e mancanze possono essere ridotte al minimo o evitate del tutto con un poco di buon senso, prudenza e preparazione tecnica.

Mancanza di allenamento

L’efficienza fisica è fondamentale per affrontare la montagna con una certa tranquillità; diversamente si rischia al primo imprevisto non solo di non portare a termine l’escursione, ma, ancora più grave, di farsi del male. L’efficienza fisica inoltre aiuta a sopportare meglio l’inclemenza del tempo e a rimanere sempre lucidi anche nei frangenti più difficili.

La mancanza di tecnica e di esperienza

Queste mancanze possono costituire un grave pericolo perchè impegnano l’escursionista più del necessario anche su modeste difficoltà, che si possono trasformare in incidenti gravi.
La mancanza di esperienza impedisce la valutazione serena delle difficoltà e dei pericoli tanto da spingere l’escursionista spesse volte a sottovalutarli o a ingigantirli.
Anche una inadeguata preparazione teorica degli aspetti caratterizzanti la montagna può essere motivo di pericolo. Valutare bene i vari aspetti dell’escursione, studiare i percorsi, imparare a valutare le proprie capacità, il proprio grado di allenamento, far tesoro dei suggerimenti dei più capaci, sono solo alcuni dei mezzi per ovviare a questo pericolo.
Alcune situazioni di pericolo possono essere indotte da una errata modalità di approccio alla montagna. Ad esempio, l’eccessivo entusiasmo o l’ambizione di fare a tutti i costi bella figura con i compagni possono facilmente essere causa di incidente.

Distrazione

Attenzione ai percorsi apparentemente facili e conosciuti. L’attenzione dell’escursionista in questi casi diminuisce andando incontro a pericoli anche gravi. Non pochi sono stati gli alpinisti che hanno perso la vita sulla via del ritorno dopo aver scalato una difficilissima parete, oppure escursionisti che dopo aver percorso sentieri acrobatici si sono distratti con conseguenze per loro fatali su sentieri solo in apparenza meno pericolosi.
La distrazione tende ad aumentare quando si è affaticati, perciò si cerchi anche in tali situazioni di rimanere sempre presenti a se stessi e di valutare con calma quanto si sta facendo.

Equipaggiamento inadeguato

L’equipaggiamento non adeguato, non consentendo di procedere con sicurezza, è spesso causa di qualche brutto incidente.
Così ad esempio un paio di scarponi non adatti al tipo di terreno che si affronta possono causare una disastrosa scivolata; guanti leggeri possono non proteggerci a sufficienza dal freddo intenso, ecc.
Tutte queste deficienze e mancanze possono essere ridotte al minimo o evitate del tutto con un poco di buon senso, prudenza e preparazione tecnica.

Fonti: rifugioscoiattolo.com | scoutsanbenedetto.it

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