La Valle dei Luchi e le rapide di Santa Lucia

Emozionante escursione alle Rapide di Santa Lucia, o Marmitte dei Giganti, uno dei punti più spettacolari dell’intera valle del fiume Orta. Qui la forza dell’acqua nei millenni ha lavorato la docile roccia calcarea scavando canaloni, creando salti e inaccessibili canyon tanto affascinanti quanto pericolosi. Uno spettacolo della natura, unico in Abruzzo.

Gruppo Montuoso:  Parco Nazionale della Majella – Abruzzo (Italia)
Valle: Valle del Fiume Orta

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[mks_highlight color=”#ffff66″]E – Itinerario Escursionistico[/mks_highlight]

Itinerario che si svolge su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce su terreno vario (pascoli, pietraie, detriti), di solito con segnalazioni. Possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppa a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate.
Può avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi ne impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (cavi, scalette, pioli) che però non richiedono l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, ecc).
Richiede un certo senso d’orientamento, una certa conoscenza ed e esperienza di ambiente alpino, allenamento alla camminata, calzature ed equipaggiamento adeguati.
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[toggle title=”ALTRE INFORMAZIONI”]
Denominazione sentiero: da San Tommaso (Caramanico Terme) a Musellaro (Bolognano)
Località di partenza: San Tommaso di Caramanico – S.P. 66
Località di arrivo: S. Antonio di Musellaro
Lunghezza: 2,6 chilometri
Dislivello in salita: 140 m.
Dislivello in discesa: 250 m.
Tempo: 1 ora e 10 minuti
Ritorna al punto di partenza: SI
Periodo consigliato: Da giugno a ottobre.
Sono assolutamente da evitare le giornate piovose per l’eccessiva scivolosità delle rocce e i periodi primaverili per l’eccessiva portata e tumultuosità delle acque.
Segnaletica: Bianco-Rossa. A2 nel tratto San Tommaso-ruderi vecchio casolare, non segnalato il tratto vecchio casolare-Rapide Santa Lucia.
Particolarità:  naturalistiche – paesaggistiche
Punto appoggio: Ostello “Casa del Lupo”
Per informazioni chiedere a:
Centro visita – Via del Vivaio – Caramanico Terme (PE) Tel. +39 085 922343
E-mail: info@majambiente.it
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[toggle title=”ITINERARIO”]

Facile itinerario che attraversa il fiume Orta toccando il piano del Luco e, alle due estremità, i due borghi di S. Tommaso di Caramanico e di Musellaro. Da Musellaro, di fronte alla piccola chiesa di S. Antonio, si scende per un comodo sentiero tra querce e ornielli fino al ponte sul fiume Orta. Lo si attraversa e subito, sulla sponda opposta del fiume, appaiono i ruderi dell’antico ponte di epoca romana, il Ponte Luco, testimonianza dell’enorme importanza che la valle ha avuto come via di comunicazione, in particolar modo nel Medioevo. Più avanti, in corrispondenza di un rudere, si devia a destra per la piana del Luco lungo la carrareccia che risale a S. Tommaso. Da S. Tommaso, l’attacco del sentiero si trova in corrispondenza di un piccolo spiazzo laterale tra le ultime case del paese sulla strada per Salle. Da qui, dopo poche centinaia di metri di strada asfaltata, si scende per una mulattiera in direzione del pianoro del Luco. Il nome Luco deriva da Lucus, bosco sacro agli dei e la località risulta frequentata fin dall’antichità, con il momento di massima frequentazione nel periodo in cui fu attivo il castello del Luco, eretto tra il 1006 ed il 1012 (i resti sono visibili su uno dei tanti torrioni di roccia che caratterizzano la zona). L’insediamento si inserisce nel processo di incastellamento di tutta la vallata con i castelli di Caramanico, Salle e Bolognano. La piana del Luco è caratterizzata da imponenti torrioni di calcare che “svettano” dal terreno, circondati da un fitto querceto secolare e da qualche campo coltivato. Qui non è difficile avvistare caprioli e cinghiali. A valle del pianoro, appena il bosco si dirada, risaltano delle pareti verticali che circondano la piana tutt’intorno, si tratta delle pareti di Santa Lucia. Da Musellaro, tramite il sentiero A3, è possibile raggiungere Bolognano dove si possono visitare le grotte o fare una passeggiata lungo il sentiero panoramico “Cisterna”.
Fonte: parcomajella.it
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