Rifugio Allievi-Bonacossa

Sorge a 2395 m. in centro all’anfiteatro della Valle di Zocca in uno dei più suggestivi e selvaggi quadri di alta montagna delle Alpi centrali. Il rifugio è composto da due edifici che occupano un terrazzamento sommitale della Valle di Zocca; quello più vecchio è intitolato all’alpinista Francesco Allievi che nei primi anni del 900 lo donò alla sezione di Milano del CAI. Quello più recente invece è stato inaugurato nel 1988 e dedicato ai fratelli Aldo e Alberto Bonacossa.

Gruppo Montuoso: Masino – Bregaglia (Italia)
Valle: Val Masino

DIFFICOLTÀ

E

Itinerario Escursionistico 
Itinerario che si svolge su terreni di ogni genere, oppure su evidenti tracce su terreno vario (pascoli, pietraie, detriti), di solito con segnalazioni. Possono esservi brevi tratti pianeggianti o lievemente inclinati di neve residua dove, in caso di caduta, la scivolata si arresta in breve spazio e senza pericoli. Si sviluppa a volte su terreni aperti, senza sentieri ma non problematici, sempre con segnalazioni adeguate. Può avere singoli passaggi, o tratti brevi su roccia, non esposti, non faticosi ne impegnativi, grazie alla presenza di attrezzature (cavi, scalette, pioli) che però non richiedono l’uso di equipaggiamento specifico (imbragatura, ecc). Richiede un certo senso d’orientamento, una certa conoscenza ed e esperienza di ambiente alpino, allenamento alla camminata, calzature ed equipaggiamento adeguati.

ALTRE INFORMAZIONI
Località di partenza: San Martino
Quota di partenza:  923 m  |  Dislivello: 1335 m  |  Tempo di percorrenza: 4 ore
Periodo di Apertura: Dal 1 Luglio al 15 Settembre
Posti letto: 100 posti
Gestione:  Antonello Fiorelli – CAI Sezione di Milano
Tel. +39 0342 614200



COME SI RAGGIUNGE


Il Rifugio Allievi situato a 2395 metri di quota si trova in alta Val Zocca, una valle laterale della bellissima Val di Mello, paradiso del granito, frequentata da aprile ad ottobre da una miriade di scalatori provenienti da tutto il mondo. Ma la Val di Mello non è solo per i climber: i suoi paesaggi e l’acqua pura dei torrenti ne fanno il luogo ideale anche per il trekking o per le semplici scampagnate familiari. Per raggiungere il Rifugio Allievi si parte da S Martino (920 metri), ultimo paese abitato della Val Masino. Vi sono due opzioni: in pulmino fino all’’osteria del “Gatto Rosso”(1040 m) e questo abbrevia il tragitto di una ventina di minuti, oppure per i camminatori più incalliti il sentiero che dal centro del paese conduce in Val di Mello.
Proseguendo verso il fondo della valle si oltrepassa la località Cascina Piana (1090 m) e si raggiunge un bivio sulla sinistra con cartelli indicatori per il rifugio. Il primo tratto della Val di Zocca è molto ripido ma ci vengono in aiuto diversi tornanti e il fatto che il sentiero si sviluppa in un fitto bosco di latifoglie prima e di abeti più in alto, riparandoci così un po’ dal sole. Una volta raggiunto un ponticello in legno che permette di passare sulla destra idrografica del piccolo torrente, il percorso si fa meno difficoltoso. Da quota 1725 metri, nei pressi della Casera Zocca, fanno capolino tra gli alberi le imponenti pareti che racchiudono la vallata e ci accompagneranno fino alla meta. Giunti al grande pascolo del Pianone (2070 m) si può scorgere, trecento metri più in alto, il rifugio dal caratteristico tetto rossiccio che fa da stimolo per affrontare l’ultimo tratto di salita. Con ampi tornanti tra sfasciumi e pascoli di alta montagna, si guadagna facilmente quota fino a raggiungere lo spiazzo che ospita il rifugio, anzi i rifugi, perché le costruzioni sono due: Allievi e Bonacossa. Il panorama alle spalle delle costruzioni è di quelli da togliere il fiato: il Pizzo di Zocca, la Punta Allievi, la Cima di Castello e la Punta Rasica sembrano voler stringere in un grande abbraccio il minuscolo visitatore. La discesa classica avviene per la via di salita, ma voglio segnalare anche un itinerario alternativo che porta a scoprire un altro bellissimo angolo della Val di Mello. Nei pressi delle costruzioni, si imbocca il sentiero in direzione del rifugio Ponti: il tracciato in leggera salita si sviluppa tra grandi pietraie e gorgoglianti ruscelli che scendono dai piccoli ghiacciai e dai nevai di alta quota. Dopo circa mezz’ora si raggiunge il Passo Val Torrone. Si rimane a bocca aperta vedendo dove si sviluppa il sentiero: uno stretto e verticale canalone conduce centinaia di metri più in basso. Ma non c’è da preoccuparsi, nei tratti più impegnativi sono posizionate delle catene che agevolano la discesa. La testata della valle è chiusa dai tre Pizzi Torrone e dal verticale Ago di Cleopatra, sogno di ogni scalatore! Seguendo il tracciato contraddistinto dai segnali bianco e rossi ci si abbassa velocemente fino a ritornare nella vallata principale.
Fonte: waltellina.com  |   Autore: Luciano Bruseghini

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