La bellezza della montagna non solo dal punto di vista oggettivo ma anche come emozioni, sensazioni, rapporti.
Siamo abituati nella vita di tutti i giorni di interpretare la parola bellezza come qualcosa di oggettivo, se vediamo una persona e diciamo, “che bella!” raramente la vogliamo intendere con un bel carattere, ma per descrivere un aspetto esteriore.
Anche la montagna subisce un po’ questo concetto, ma per chi la conosce bene, ha modo estrapolare quei valori intrinsechi nascosti, ma ben presenti.
Per chi la frequenta spesso, e non per chi si avvicina solo quando è tempo di sciare o per farci le vacanze ne conosce la bellezza nascosta; e cioè quella delle emozioni, delle fatiche, delle relazioni, delle amicizie. Forse bellezza è quasi sminuire, credo che valori sia la parola più opportuna.
Molti, tendono a rappresentare la vetta come qualcosa di meraviglioso, di unico, e lo è! Ma ricordiamoci che la bellezza sta anche nel momento in cui si tenta di raggiungere la cima. Tutto ciò che rappresenta questo stupendo percorso lo chiamo valore. Valori basati sul rispetto, sulla lealtà e sull’amicizia tra 2 persone legate da una corda, e che è molto di più di un semplice oggetto usato per la sicurezza, ma è un legame che unisce 2 o 3 persone che hanno un comune scopo, quello di raggiungere una vetta. Questo legame è basato su fiducia reciproca, e tutti hanno la responsabilità della vita dell’altro. Quanti in città affiderebbero la propria vita a un altro??
C’è un altro aspetto importante, quello delle difficoltà, tutto ciò che sudiamo e che raggiungiamo con fatica ha un valore, deve avere un valore. Le emozioni, invece, fanno parte di tutto: dal sognare una salita, dal programmarla, dal preparare gli zaini, dal legarsi con un compagno, e dallo spettacolo che solo la vetta sa regalare.
In montagna ho imparato, che ogni salita, sia essa più complicata o più semplice ha dentro di se delle emozioni, sta nella nostra sensibilità riuscire a scoprirle ed a tirarle fuori.
Per chi invece ama affrontare la montagna anche in solitaria, riscopre se stesso, nella forma più estrema: la solitudine, che aiuta ad acutizzare l’anima, ci insegna ad affrontare tutto da soli, ed è un modo per guardarsi dentro.
La montagna ci trasforma, ci aiuta a vivere e a essere migliori è per questo che dentro ha tutta questa magnificenza e così tanti valori.
Fonte: http://momentiverticali.blogspot.com/ – Autore: Andrea Losi