Sorge a 2118 m. sul ciglio superiore dell’anfiteatro della Val Bondasca, sul suo lato settentrionale, sotto le imponenti muraglie della costiera delle Sciore. Dopo la frana del 23 Agosto del 2017 l’intera Valle Bondasca con tutti gli accessi dalla valle e sopra i passi è chiusa per motivi di sicurezza. Il rifugio Sasc Furä è accessibile attraverso un nuovo sentiero escursionistico ufficiale da Bondo – Cugian – Trubinasca. E’ riaperto anche il sentiero che attraversa il Passo Trubinasca.
Gruppo Montuoso: Masino – Bregaglia (Svizzera)
Valle: Val Bondasca
DETTAGLI ITINERARIO
E – Itinerario escursionistico
Località di partenza: Bondo – Laret in Val Bondasca
Quota di partenza: 810 m – 1300 m | Dislivello: 1308 m – 820 m | Tempo di percorrenza: da Bondo 4 ore – da Laret 3 ore
Periodo di Apertura: Luglio/Settembre
Posti letto: 42 posti
Gestione: B. Hofmeister
Tel. +41 081 8221138
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Il rifugio Sciora appartiene al Club Alpino Svizzero, ma rientra a buon diritto nel nostro sito di rifugi valtellinesi non solo perchè facilmente raggiungibile dall’Italia, ma soprattutto perchè si trova alle spalle delle cime spettacolari che a sud si affacciano sulla Valmasino.
Il tracciato che conduce a questa meta non è lungo, ma la difficoltà è data dalla elevata pendenza del sentiero, che fino alla fine non conosce tratti pianeggianti. Per accedere al rifugio è necessario superare la dogana al confine con la Svizzera in località Castasegna (10 Km da Chiavenna) e da qui raggiungere la località di Bondo (m. 823, dopo altri 3-4 km).
Qui, svoltando sulla destra, si entra in centro al paese, dove è necessario, in caso di salita con autovetture lungo la carrozzabile per la Val Bondasca, munirsi di pedaggio presso l’Albergo di Donato Salis (attualmente 12 franchi per le auto, 6 per le moto). E’ comunque possibile pagare il pedaggio anche presso la Forestale Comunale o nei negozi di Bondo. Nella splendida vallata si accede proprio dalla piazza dell’albergo stesso, proseguendo per alcuni km si giunge al termine e si lascia l’auto (m.1330) nel parcheggio.
Si imbocca quindi a piedi il sentiero che percorre pianeggiante fino ad un bivio, dove, dopo aver riempito i polmoni, si prende verso sinistra e si sbuca sul pianoro di Laret (m.1368) e si prosegue lungo il sentiero che lambisce il greto del torrente.
Il tracciato si fa ora molto ripido e roccioso, ma la sua asprezza viene ripagata dal sublime paesaggio che si apre di fronte ai nostri occhi con le cime in successione da Est ad Ovest: la Sciora Dafora (m. 3169) e Dadent (m. 3275), la Cima della Bondasca, la Vedretta della Bondasca, i Pizzi Gemelli (m.3262 e m.3223), il Cengalo (m. 3370) e più a destra il maestoso Badile (m.3308), in tutto il suo profilo! Attraversando mughi, abeti e larici, si giunge al panoramico poggio di Eraveder (m.1843).
Si sale ancora e infine, con un lungo tragitto diagonale verso Sud-Est, si giunge al rifugio, abbracciato dalle imponenti muraglie della costiera delle Sciore. Il rifugio, o meglio la vecchia “Capanna”, come vengono chiamati i rifugi qui in Svizzera (“Chamanna”), venne dapprima eretto nel 1905; in seguito ebbe un incendio e venne distrutto nel 1947. Ciò portò alla sua ristrutturazione ed inaugurazione nel 1948; infine un ampliamento nel 1985 diede il tocco finale alla struttura che oggi ospita i passanti per questa selvaggia valle.
Fonte: waltellina.com | Autore: R. Moiola
AVVERTENZA IMPORTANTE:
L’intera Val Bondasca è chiusa a tempo indeterminato. Il rifugio Sasc Furä è accessibile attraverso un nuovo sentiero escursionistico ufficiale da Bondo – Cugian – Trubinasca. E’ riaperto anche il sentiero che attraversa il Passo Trubinasca. Il CAS Capanna Sciora e tutti gli altri sentieri escursionistici della Val Bondasca rimarranno chiusi.
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