Sorge a 1965 m. nella Piana di Campagneda tra la magnifica piramide del Pizzo Scalino e il torrione della Cima Sasso Moro. Innumerevoli le passeggiate disponibili, dal semplice raggiungimento di rifugi alpini alle più impegnative salite verso le vette che fanno da sentinella al rifugio Ca Runcasch. Punto di passaggio dell’Alta Via della Valmalenco e della Via Alpina.
Gruppo Montuoso: Bernina – Disgrazia (Italia)
Valle: Valmalenco
DETTAGLI ITINERARIO
T – Itinerario turistico
Località di partenza: Campo Moro
Quota di partenza: 2000 m | Dislivello: 200 m | Tempo di percorrenza: 30/45 minuti
Periodo di Apertura: marzo e aprile tutti i giorni tempo permettendo – dal 15 giugno al 15 settembre – tutti i week-end fino al 1° novembre – tutti i week-end dall’8 dicembre
Posti letto: 45 posti
Gestione: Giancarlo Sertore
Tel. +39 0342 453372
Itinerario Sintetico: 1. Campo Moro (m 1965) | 2. Alpe Campascio (m 2078) | 3. Alpe Campagneda (m 2145) | 4. Rifugio Ca Runcasch (m 2170)
DESCRIZIONE DEL PERCORSO
Salendo da Lanzada, lungo la strada che conduce ai bacini di Campo Moro e Gera si incontra l’abitato di Franscia, piccola frazione sfruttata soprattutto nei mesi estivi. Proseguendo per altri 5 Km circa, dopo aver transitato per due gallerie, si incrocia una diramazione sulla destra nei pressi di un piccolo parcheggio (1950 metri). Da qui ha inizio il tracciato che conduce al rifugio Ca Runcasch, all’Alpe Campagneda, e al rifugio Cristina, all’Alpe Prabello. In realtà il primo tratto si svolge ancora su strada, prima asfaltata e poi sterrata, ma utilizzabile solamente dai caricatori degli alpeggi.
Superata la sbarra che ne delimita l’accesso, si segue il tratturo che si sviluppa tra radi larici e gembri a simboleggiare l’alta quota. Dopo poco si incontra l’Alpe Campascio (2078 metri, ore 0:30), annidata in un’ampia conca a pascolo, caricata da allevatori di Caspoggio.
Qui ci si presenta un bivio: proseguendo lungo la strada sterrata si va verso Ca Runcasch, prendendo invece il sentiero che si stacca sulla destra ci si dirige al Rifugio Cristina. Seguiamo la strada sterrata, attraversiamo il torrente e in brevissimo tempo raggiungiamo l’Alpe Campagneda (2145 metri, ore 0:20), dove sorgono numerose baite ristrutturate recentemente e utilizzate dai pastori di Lanzada. Nella parte sommitale dell’alpeggio sorge la nuovissima struttura del rifugio Ca Runcasch. Dotato di 45 posti letto, è aperto durante i mesi estivi e nei week end di inverno e primavera ad utilizzo degli sci alpinisti.
I principali utilizzatori delle struttura ricettiva sono gli escursionisti che intendono salire lo Scalino o dal ghiacciaio o lungo il sentiero che si snoda attraverso il passo degli Ometti (2758 metri). Altra tipica escursione è quella che conduce ai laghetti di Campagneda, piccoli specchi di acqua disseminati ai piedi del Monte Spundascia, tra i 2250 e i 2500 metri di quota.
Questo alpeggio ha una storia curiosa. Fino agli anni cinquanta era di proprietà del comune di Sondrio e veniva caricato quindi dai suoi abitanti. Quando, tra gli anni cinquanta e sessanta, vennero costruiti gli invasi artificiali per produrre energia elettrica, gli alpeggi di Campo Moro e Campo Gera vennero sommersi dall’acqua.
Per ricompensare gli alpeggiatori di Lanzada della loro perdita, l’Enel acquisì dal comune di Sondrio l’alpe Campagneda e la donò a coloro che avevano perso le antiche baite. Da allora, ogni estate, sono quindi i malenchi a portare il loro bestiame tra questi pascoli.
Fonte: waltellina.com | Autore: Luciano Bruseghini
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